.... Ma c’è un numero crescente di ricerche che dimostrano che titoli elevati di IgG4 nel flusso sanguigno, qualcosa che tende ad essere più comune nelle infezioni croniche a lungo termine – e ora con la prossima vaccinazione di massa contro il COVID-19 – può essere dannoso e può essere particolarmente problematico in quanto compromette le risposte antitumorali ed è associato alla riacutizzazione di malattie autoimmuni. Alcune delle prospettive più recenti su questa natura Jekyll & Hyde delle IgG4 sono esposte in una recente recensione su Nature Reviews Immunology . Questo è esattamente il quadro emergente con cui abbiamo a che fare; Tumori “turbo” altamente aggressivi e riacutizzazioni autoimmuni tra le persone pesantemente vaccinate vengono segnalati esattamente dallo stesso gruppo di medici e professionisti che per primi hanno riportato il successo con i trattamenti precoci contro COVID-19, inclusa l’ ivermectina . Quel gruppo di praticanti è stato poi messo a tacere ed emarginato. La verità, a quanto pareva, era scomoda. Stiamo assistendo al ripetersi della storia recente? Ci stiamo avvicinando sempre più al momento in cui le autorità costringeranno le masse a mettersi nuovamente in fila per ulteriori vaccinazioni man mano che la malattia sintomatica di COVID-19 aumenta (un aumento è già stato notato in alcuni documenti ufficiali), nella cieca speranza che un tentativo fallito? la tecnologia che ha generato il problema potrebbe ora risolverlo? Einstein: “La follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi?” (Articolo del vaccinista Geert Vanden Bossche).
