Alcune
delle critiche che possiamo muovere
al fenomeno della globalizzazione:
- Le regole del gioco che governano la globalizzazione sono inique e tendono a favorire i paesi industrializzati. Alcuni paesi più poveri stanno peggio di prima.
- La globalizzazione antepone
valori materiali ad altri valori.
- Il modo in cui la globalizzazione è stata gestita ha privato gran parte dei paesi in via di sviluppo della loro sovranità e della loro autonomia decisionale in settori chiave che influiscono sul benessere dei loro cittadini. In questo senso ha indebolito la democrazia.
- Benché i fautori della globalizzazione sostengano che tutti ne avrebbero tratto un vantaggio economico, è dimostrato che molti ci hanno rimesso, sia nei paesi più ricchi sia in quelli più poveri.
- Il sistema economico che è stato impostato ai paesi in via di sviluppo è inadeguato e spesso fortemente pregiudizievole. Globalizzazione non dovrebbe significare l’americanizzazione della cultura e della politica economica, ma purtroppo è stato spesso così e non ha mancato di provocare un profondo risentimento.
Se la globalizzazione è usata per promuovere il modello americano d’economia e mercato, ebbene non tutti sono sicuri di volerlo. Ciò di cui si lamentano le popolazioni dei paesi in via di sviluppo è ancora più grave, e cioè che la globalizzazione sia stata usata per promuovere una versione dell’economia di mercato ancora più estrema di quella praticata negli Stati Uniti, a solo vantaggio degli interessi delle grandi multinazionali.
Per gran parte dei paesi del mondo, la globalizzazione assomiglia ad un patto col diavolo. In ogni paese c’è qualcuno che si arricchisce, ma il tenore di vita generale e i valori fondamentali sono messi in pericolo.


